La neve gioca un ruolo cruciale per molte attività umane. È come una torre dell’acqua che immagazzina le risorse idriche durante l’inverno e le rilascia a valle durante la stagione dello scioglimento.
“Quanta neve c’è in quel bacino? Le condizioni della neve sono potenzialmente pericolose? Quando si scioglierà?”
Queste sono le domande chiave che i gestori dell’acqua e gli ufficiali pubblici si pongono durante il periodo invernale. Le risposte a queste domande possono non solo aiutare a pianificare la produzione industriale, ad esempio per gli operatori idroelettrici, ma anche a far fronte agli squilibri delle risorse idriche su scala regionale o nazionale.
L’attuale approccio al monitoraggio della neve si basa sulle misurazioni della neve, fatte con le stazioni in situ. Queste stazioni, tuttavia, non coprono tutte le aree e i bacini. Per questa ragione, durante l’inverno e la primavera, vengono organizzate diverse campagne di misurazione su bacini selezionati per aumentare il numero di misurazioni.
Le misurazioni in situ forniscono solo informazioni puntuali e quindi devono essere interpolate spazialmente. L’approccio comune è quello di utilizzare modelli statistici che cercano una correlazione con le caratteristiche morfologiche, con una correzione finale attraverso l’area innevata derivata da immagini satellitari.
Nonostante la sua popolarità, questo approccio è soggetto ad alcuni inconvenienti:
Waterjade sfrutta una nuova tecnologia costruita su un approccio basato sulla fisica. Ad ogni punto del bacino vengono assegnate le sue caratteristiche topografiche in termini di elevazione, pendenza e aspetto per tenere conto dell’effetto di ombreggiamento tipico della complessa morfologia. Quindi un modello di neve appositamente progettato deriva l’evoluzione della neve risolvendo le equazioni di massa e di risparmio energetico sul manto nevoso.
Ciò consente di distinguere i processi fisici che comandano l’evoluzione della neve (accumulo, compattazione e scioglimento) ed eventualmente stimare la profondità della neve e l’equivalente in acqua della neve.
I vantaggi di questa tecnologia sono: