Il regime idrico nei fiumi è il risultato di un complesso equilibrio idrologico che si verifica nel bacino a monte. La previsione dell’apporto d’acqua a breve termine richiede non solo una previsione meteorologica ad alta risoluzione, ma anche un controllo su altre variabili come lo scioglimento della neve, l’evapotraspirazione e le acque sotterranee.
“Quanta acqua arriverà al mio impianto nei prossimi giorni? Sarò soggetto a eventi estremi?”
La risposta a queste domande è necessaria per ottimizzare la pianificazione produttiva di un impianto e far fronte ad eventuali piene.
Gli attuali metodi di previsione generalmente utilizzano un approccio empirico. Le previsioni di precipitazione alimentano un semplice modello basato sulla portata registrata nei giorni precedenti e corretto dall’esperienza personale del gestore dell’acqua.
Questo approccio è soggetto a diversi inconvenienti:
Waterjade ha sviluppato un algoritmo di calcolo proprietario, una miscela di modelli basati sulla fisica e sull’intelligenza artificiale, finalizzato a prevedere l’afflusso di acqua negli impianti di produzione.
Riceve in input diverse fonti di dati ricavate dal bacino a monte, come immagini satellitari, previsioni meteorologiche numeriche e osservazioni in situ.
I vantaggi sono: